sabato 19 novembre 2011

Romano Prodi: "Ora lasciamo lavorare Monti."

L’asse “Merkozy” e’ sbagliato e non ha risolto niente l’ex premier: «Merkozy? la Francia non ha capito che la Germania è più forte» «Bene Monti, ora lasciamolo lavorare» Prodi: «Bel governo, ma per lo spread ci vorrà tempo»

Articolo su Il Corriere della Sera del 18 novembre 2011 MILANO – Mario Monti, il suo programma e la lista di ministri soddisfano Romano Prodi. «Abbiamo un bel governo. Se prendiamo tutti i ministri, li scomponiamo uno a uno e li mettiamo assieme abbiamo una bella squadra di bravi individui – ha detto l’ex premier – Poi – ha aggiunto – naturalmente bisogna che possano fare, che prendano subito una spinta iniziale di modo da dare al Paese il senso che questo governo può fare cose che prima non erano possibili»

. Ai microfoni di Class CNBC-Sky 507, il Professore promuove l’altro professore, anche se lo spread resta alto. «Nessuno ha mai pensato – spiega Prodi – che l’andamento dello spread fosse solo causa di atteggiamenti specifici del governo Berlusconi, però certamente certe dichiarazioni, rinvii e divisioni hanno innescato una miccia. Per spegnere l’incendio ci vorrà tempo. Nessuno ha pensato che la questione si potesse risolvere in un giorno». Prodi torna poi a criticare lo stile «Merkozy» nel confronto in Ue.

«Io vedo questi vertici sbagliati per una doppia ragione. Fanno il prevertice loro due e gli altri 25 Ue o 15 + 2 della zona euro sono arrabbiati. E poi questi vertici non hanno finora risolto niente. È l’analisi più oggettiva dal punto di vista internazionale: sono sempre arrivati tardi e con misure insufficienti». L’ex presidente della Commissione Ue osserva, intervistato da Class Cnbc, che «quando in politica si arriva con decisioni tardive e insufficienti è sbagliato, anche se si cammina nella direzione giusta. Questi vertici in fondo sono una finzione perchè non c’è equilibrio fra Francia e Germania.

La Germania è più forte e non ha più bisogno della certificazione politica della Francia, perché parla più la Merkel con gli Usa di quanto non faccia Sarkozy. L’errore francese è stato di non aver capito che si può riequilibrare l’Europa se la Francia si prende cura e coinvolge anche gli altri paesi. Invece – conclude – una Francia solitiaria, che pensa che le cose stiano come un tempo, cioè che ci sia un motore con due pistoni uguali, mentre oggi uno è più grande e l’altro più piccolo, crea tutte le disfunzioni che abbiamo adesso e non risolve i problemi».

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