martedì 22 novembre 2011

L'Europa delle ineguaglianze

“Dalla fine della Guerra mondiale agli anni ‘80 le differenze di reddito dimunivano; da lì in poi ci siamo staccati. O noi riprendiamo il cammino dei consumi della classe media e non concentriamo il reddito nel 10% dei più ricchi, o non creiamo quello stimolo che fa riprendere l’economia.
La crisi non ha insegnato nulla: da Obama in giù, dopo sei sette mesi non si è cambiato nulla, le scommesse finanziarie hanno lo stesso ruolo. E di fronte a queste i vertici europei sono divisi. Anzi, preceduti da vertici franco tedeschi che registrano divisioni. L’Europa è paralizzata e in ritardo rispetto alla crisi"

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