domenica 27 novembre 2011

La Germania è stata poco decisiva, è giunto il momento delle grandi decisioni Europee

Mario Monti stà recuperando terreno in ambito Europeo e ci stà ridando l’immagine di interlocutori credibili ma gli Spread Italiani e Spagnoli non sembrano invertire la rotta.

Purtroppo, dice il prof. Romano Prodi: "Questi molteplici vertici Europei sono sempre terminati con immediate dichiarazioni ma non hanno mai concluso nulla che abbia contribuito in modo concreto alla soluzione della crisi europea.

E’ venuto ora il tempo che la Germania prenda una decisione su come vorrà utilizzare l’immenso potere raggiunto.Lo può usare a servizio di se stessa e dell’Unione Europea o contro se stessa e contro l’Europa, sia essa a una o più velocità. In ogni caso non potrà più rinviare le decisioni ad un prossimo vertice. Il tempo è ormai scaduto."
Il prezzo del non decidere: come la Germania ci ha spinto nel tunnel http://ping.fm/6FAwo

venerdì 25 novembre 2011

Se ci inseriamo nei movimenti che sono cominciati, ci sara' posto anche per noi

"Se si nasce e si cresce in Italia si ha diritto ad essere Italiani" lo afferma il Prof. Romano Prodi dalla sede universitaria del Piemonte per parlare di ''Usa-Cina e Africa. Nuovi scenari politico-economici''.
L'ex premier Italiano afferma anche che ci aspetteranno momenti difficili e che ne usciremo soltanto se saremo in grado di inserirci attivamente in questi flussi di cambiamento economici, sociali e politici che il mondo stà vivendo.

giovedì 24 novembre 2011

martedì 22 novembre 2011

Monti ha l’autorevolezza necessaria per sbloccare la situazione e scardinare l’asse franco-tedesco http://ping.fm/Y3eDy

L'Europa delle ineguaglianze

“Dalla fine della Guerra mondiale agli anni ‘80 le differenze di reddito dimunivano; da lì in poi ci siamo staccati. O noi riprendiamo il cammino dei consumi della classe media e non concentriamo il reddito nel 10% dei più ricchi, o non creiamo quello stimolo che fa riprendere l’economia.
La crisi non ha insegnato nulla: da Obama in giù, dopo sei sette mesi non si è cambiato nulla, le scommesse finanziarie hanno lo stesso ruolo. E di fronte a queste i vertici europei sono divisi. Anzi, preceduti da vertici franco tedeschi che registrano divisioni. L’Europa è paralizzata e in ritardo rispetto alla crisi"
L’Europa è paralizzata e in ritardo rispetto alla crisi http://ping.fm/ZCHGN

sabato 19 novembre 2011

Romano Prodi: "Ora lasciamo lavorare Monti."

L’asse “Merkozy” e’ sbagliato e non ha risolto niente l’ex premier: «Merkozy? la Francia non ha capito che la Germania è più forte» «Bene Monti, ora lasciamolo lavorare» Prodi: «Bel governo, ma per lo spread ci vorrà tempo»

Articolo su Il Corriere della Sera del 18 novembre 2011 MILANO – Mario Monti, il suo programma e la lista di ministri soddisfano Romano Prodi. «Abbiamo un bel governo. Se prendiamo tutti i ministri, li scomponiamo uno a uno e li mettiamo assieme abbiamo una bella squadra di bravi individui – ha detto l’ex premier – Poi – ha aggiunto – naturalmente bisogna che possano fare, che prendano subito una spinta iniziale di modo da dare al Paese il senso che questo governo può fare cose che prima non erano possibili»

. Ai microfoni di Class CNBC-Sky 507, il Professore promuove l’altro professore, anche se lo spread resta alto. «Nessuno ha mai pensato – spiega Prodi – che l’andamento dello spread fosse solo causa di atteggiamenti specifici del governo Berlusconi, però certamente certe dichiarazioni, rinvii e divisioni hanno innescato una miccia. Per spegnere l’incendio ci vorrà tempo. Nessuno ha pensato che la questione si potesse risolvere in un giorno». Prodi torna poi a criticare lo stile «Merkozy» nel confronto in Ue.

«Io vedo questi vertici sbagliati per una doppia ragione. Fanno il prevertice loro due e gli altri 25 Ue o 15 + 2 della zona euro sono arrabbiati. E poi questi vertici non hanno finora risolto niente. È l’analisi più oggettiva dal punto di vista internazionale: sono sempre arrivati tardi e con misure insufficienti». L’ex presidente della Commissione Ue osserva, intervistato da Class Cnbc, che «quando in politica si arriva con decisioni tardive e insufficienti è sbagliato, anche se si cammina nella direzione giusta. Questi vertici in fondo sono una finzione perchè non c’è equilibrio fra Francia e Germania.

La Germania è più forte e non ha più bisogno della certificazione politica della Francia, perché parla più la Merkel con gli Usa di quanto non faccia Sarkozy. L’errore francese è stato di non aver capito che si può riequilibrare l’Europa se la Francia si prende cura e coinvolge anche gli altri paesi. Invece – conclude – una Francia solitiaria, che pensa che le cose stiano come un tempo, cioè che ci sia un motore con due pistoni uguali, mentre oggi uno è più grande e l’altro più piccolo, crea tutte le disfunzioni che abbiamo adesso e non risolve i problemi».